Thursday, February 1, 2007

Lavori Novembre Dicembre - Allevamenti - Animali di media taglia

Pecore da carne Lavori. Durante il primo mese di vita gli agnelli vengono alimentati ed accuditi dalle pecore stesse e il vostro intervento di norma non si rende necessario a meno che non insorgano problemi. Dopo tale periodo � opportuno mettere a disposizione degli agnelli del mangime specifico per animali in svezzamento che va ad integrare il latte materno. Per garantire un'alimentazione adeguata ai piccoli ed evitare che le pecore accedano al mangime degli agnelli potete realizzare un piccolo recinto in stalla che funzioni da «filtro» lasciando passare gli animali piccoli e non quelli grandi. Un modo molto semplice per realizzare questa soluzione � la costruzione di un recinto con tavole di legno orizzontali sfruttando un angolo della stalla. Le tavole vanno poste ad una distanza tale da non consentire il passaggio delle pecore ma solo quello degli agnelli (20 cm). Il recinto, alto 1,4 metri non pu� essere saltato dalle pecore. Piccolo recinto per la stalla delle pecore che consente un passaggio selettivo dei soli agnelli che possono casi accedere alla mangiatoia a loro riservata Esistono in commercio, presso ditte specializzate, mangiatoie per agnelli che sfruttano lo stesso principio filtrante, in cui possono introdurre la testa solo i piccoli e che possono essere tenute anche all'aperto sui pascoli in modo che gli agnelli vi abbiano sempre accesso. In questo caso una mangiatoia centrale � protetta da una griglia attraverso la quale gli agnelli possono affacciarsi e alimentarsi. La struttura ha forma e peso tali da non poter essere ribaltata. Tutti gli agnelli, maschi e femmine, possono stare nel gregge fino al momento della macellazione o dello svezzamento nel caso di animali da rimonta. L'allontanamento dei piccoli deve coincidere con l'asciutta delle pecore. Un'alimentazione molto povera pu� favorire la cessazione della produzione lattea. Il periodo dello svezzamento, accompagnato dalla variazione alimentare, pu� essere molto traumatico e dunque rappresenta un momento delicato in cui � necessario un accurato controllo soprattutto delle mammelle. In alcuni animali particolarmente produttivi pu� verificarsi la necessit� di qualche mungitura per eliminare l'eccesso di latte. Lo svezzamento delle agnelle da rimonta di solito non crea problemi, in quanto i giovani animali sono gi� avvezzi all' alimentazione solida. Infatti dopo qualche giorno di crisi dovuto all'allontanamento delle madri la situazione assume un andamento normale. Le agnelle devono ricevere circa 400 grammi al giorno di mangime da svezzamento, che dopo il compimento del secondo mese di vita deve essere gradualmente sostituito con mangime per animali in crescita. Somministrate inoltre foraggio di buona qualit� a volont�. Le agnelle devono essere tenute lontane dalle madri per alcuni mesi e questo determina anche il vantaggio di potere allevare lontano da pascoli infestati evitando cos� il pericolo di parassitosi. Inoltre l'alimentazione secca consente un buon sviluppo del rumine che � presupposto fondamentale per la salute della pecora. Interventi sanitari. Particolare attenzione in questo periodo bisogna avere nei confronti degli agnelli per prevenire le pi� diffuse malattie neonatali. Di solito animali allevati con le madri in buone condizioni ambientali non si ammalano facilmente, ma proprio la permanenza in stalla in promiscuit� con gli adulti pu� creare le condizioni adatte per l'insorgenza di alcune pericolose malattie. Ricordiamo la coccidiosi che si manifesta negli agnelli tra gli 1 e i 4 mesi con diarrea di colore scuro striata di sangue. Pu� portare ad un serio deperimento e nessita dell'intervento del veterinario per una diagnosi sicura e per stabilire una opportuna terapia a base di sulfamidici. Se curata adeguatamente non comporta conseguenze. Le colibacillosi, provocate da Escherichia coli, sono infezioni che si verificano soprattutto in condizioni ambientali caratterizzate da scarsa igiene; vanno pertanto prevenute mantenendo una scrupolosa pulizia dei ricoveri. Un'altra malattia degli agnelli sostenuta da vari microrganismi, tra cui ancora Escherichia coli, � l'artrite che si manifesta con febbre alta seguita da zoppiccature e rigonfiamento delle articolazioni. Se individuata per tempo, con una adeguata terapia a base di antibiotici e sulfamidici si pu� risolvere; � quindi opportuno richiedere immediatamente l'intervento del veterinario all'insorgere dei primi sintomi. Dopo lo svezzamento degli agnelli, nelle zone in cui c'� il problema, potrete effettuare il trattamento vermifugo contro la fascioliasi alle pecore asciutte (rivolgetevi al veterinario). La somministrazione di un vermifugo alle pecore asciutte. In questa stagione pu� essere opportuno il trattamento contro la fascioliasi

Lavori Novembre Dicembre - Allevamenti - Uccelli

UCCELLI Canarini Lavori. I canarini mantenuti all' aperto vanno nutriti con cibi calorici, come il pastoncino all'uovo e i biscotti. Pure molto nutrienti sono i bastoncini ricoperti di granaglie impastate con il miele, reperibili facilmente nei negozi di ornitologia. Assicuratevi un paio di volte al giorno che l'acqua non geli negli abbeveratoi, ed abbiate cura di mantenere sempre efficienti le coperture di protezione attorno alle gabbie e alle voliere. Praticate sempre qualche forellino in tali coperture affinch� non si crei condensa all'interno. I canarini tenuti al chiuso svernano tranquillamente anche con un'alimentazione meno ricca, ma il pastoncino all'uovo � comunque sempre consigliabile. Cominciate sin da ora a scegliere, tra i canarini che svernano in voliera. i riproduttori per la prossima stagione di cove;fate conto di tenere sempre un maschio e un paio di femmine come scorta Con il mese di dicembre � meglio separare i maschi dalle femmine e cominciare a pensare agli accoppiamenti da fare nella prossima primavera. Non programmate la cova di troppe coppie rispetto allo spazio a disposizione, dato che il sovraffollamento nuoce sicuramente alla buona riuscita delle covate. Fate conto tuttavia di tenere un maschio e un paio di femmine «di scorta», nel caso si verificassero perdite improvvise durante l'inverno. Interventi sanitari. Siamo nella stagione in cui fanno pi� facilmente la loro comparsa le malattie respiratorie da raffreddamento, soprattutto nei canarini tenuti in casa e portati di quando in quando all'aperto (� una cosa che non si dovrebbe mai fare). Non sottovalutate i sintomi respiratori che indicano malessere (respiro rumoroso e faticoso a becco aperto, sibili e/o rantoli) perch� la resistenza dei canarini alle malattie dell'apparato respiratorio � molto bassa e un semplice raffreddore pu� diventare in due o tre giorni una broncopolmonite letale. Ecco come somministrare al canarino sofferente un farmaco per aerosol con l'apposito apparecchio Il canarino sofferente va posto al caldo e curato per quattro o cinque giorni con antibiotico nell'acqua da bere (per esempio Nuovo Corisan, 5 g in un litro d'acqua) e possibilmente con prodotti balsamici per aerosol. Se disponete dell'apparecchio per fare le inalazioni, curare il volatile per aerosol � molto facile: basta ricoprire interamente la gabbia con un cellofan provvisto di un foro nel quale va inserito il bocchettone dell'ampolla di vetro che contiene il farmaco consigliato dal veterinario (per esempio Fluimucil). Un paio di aerosol al giorno della durata di 10-15 minuti ciascuno generalmente bastano a guarire in breve tempo la maggior parte delle affezioni respiratorie non complicate. Pappagalli Lavori. I pappagalli ritirati in casa per l'inverno, al caldo e con diverse ore di luce artificiale, possono manifestare il desidero di covare. La riproduzione in questo periodo pu� giungere a buon fine, tuttavia sarebbe meglio attendere la primavera per non snaturare troppo i ritmi biologici. Ricordate che se uno o entrambi i riproduttori sono in muta, nella quasi totalit� dei casi le uova deposte risultano infeconde. Spesso � proprio il passaggio dall'ambiente esterno a quello domestico, con condizioni di calore e luminosit� innaturali per questa stagione, a innescare nei pappagalli il ricambio del piumaggio, dato che questi volatili sovente mutano le penne indipendentemente dalla stagione. Per far s� che non si verifichino tentativi di riproduzione indesiderati, che oltrettutto stancano i riproduttori, provvedete a togliere le cassette-nido, se queste sono presenti nella gabbia. L'assenza del nido di regola distoglie gli uccelli dall'interesse verso la cova. Tutt'al pi� possono venire deposte alcune uova sul fondo della gabbia, uova che dovete eliminare immediatamente per evitare che la femmina si adatti a covare al suolo. Interventi sanitari. � piuttosto alta la percentuale di pappagalli, soprattutto quelli appartenenti alle specie pi� grosse, che presenta infestazioni di parassiti intestinali. Tra questi uno dei pi� comuni � la tenia, un verme piatto lungo diversi centimetri (anche 30-35 cm), che causa un lento e progressivo dimagrimento del pappagallo. Si pu� diagnosticare la presenza di parassiti intestinali attraverso un esame delle feci effettuato al microscopio dal veterinario. In caso di riscontro del parassita va somministrato a tutti i pappagalli un adatto vermifugo (per la tenia ad esempio Droncit, ½ compressa ogni 5 kg di peso corporeo, da somministrare polverizzata nel cibo o nell'acqua da bere per due volte a distanza di 15 giorni). Piccoli esotici granivori Lavori. � di rigore l'alloggiamento al chiuso per quasi tutti i piccoli esotici, uccelletti provenienti dai paesi caldi e quindi assai sensibili ai rigori invernali. Da un lato ci� vi consente di godere maggiormente della loro compagnia, dall'altro la collocazione della gabbia nel!' ambiente domestico comporta un maggiore lavoro di pulizia del fondo e dei posatoi, dato che gli escrementi dei piccoli esotici emanano di regola un odore sgradevole. Per ridurre tale inconveniente, potete impiegare, per ricoprire il fondo della gabbia, la sabbia assorbente per la lettiera dei gatti, ma solo se esiste una griglia che impedisca agli uccelli di becchettarla. Questa sabbia infatti ha un forte potere assorbente e, se ingerita, provoca effetti disastrosi sulle mucose interne dell'apparato digerente. Interventi sanitari. Nessuno. Piccoli esotici insettivori Lavori. In questo periodo gli insettivori tenuti all'aperto hanno terminato la muta e presentano un piumaggio folto e perfetto che consentir� loro di superare senza danni l'inverno. Ci� non toglie che, per garantire una maggiore protezione da eventuali correnti fredde, sia meglio schermare su due-tre lati la voliera con del robusto nailon. Durante i mesi freddi � utile somministrare cibi che forniscono un buon numero di calorie: frutta secca (in particolare pinoli), miele e il solito pastoncino del commercio. Per gli insettivori posti in gabbie all'interno delle mura domestiche non esistono problemi di sorta. Abbiate solo l'accortezza di tenerli, se possibile, in locali non riscaldati, oppure lontani dalle fonti di calore che potrebbero causare mute fuori stagione o addirittura affezioni respiratorie (asma, bronchiti, ecc.) poi difficili da debellare . Sempre i soggetti tenuti in casa possono in questi mesi essere liberati nella stanza una o due volte alla settimana, ci� consente loro l'esercizio del volo che li irrobustisce e favorisce il mantenimento di un piumaggio perfetto. Dovrete per� adottare alcuni accorgimenti per evitare che insorgano inconvenienti: prima di aprire lo sportellino della gabbia provvedete a chiudere le finestre e le tende in quanto gli uccelli potrebbero andare a sbattere contro i vetri con conseguenti gravi danni; lo stesso vale per gli specchi che devono essere coperti oppure tolti; aprite lo sportellino a molla della gabbia pi� vicino a un posatoio e mantenetelo aperto con un altro posatoio in modo che gli uccelli possano avere un punto di riferimento per l'uscita e il rientro nella gabbia. Agli insettivori tenuti all'aperto potete fornire miele negli appositi contenitori; si tratta di un cibo calorico che li aiuta a superare i rigori dell'inverno Interventi sanitari. Nessuno.